Mangiare la carne – conferenza di Rudolf Steiner del 13 gennaio 1923


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RUDOLF STEINER (Mangiare la carne)

L’uomo mangia regolarmente alimenti vegetali e alimenti animali. Vi ho già detto una volta che io non propendo per alcun regime alimentare, ma spiego semplicemente come agisce questo regime.

E’ successo spesso che qualche vegetariano venga da me per parlarmi della sua tendenza a perdere leggermente conoscenza, ecc. ed io allora dico: “beh, ciò dipende dal fatto che lei non mangia la carne.” Bisogna considerare le cose in maniera obbiettiva, vero? Non bisogna voler arrivare ai propri fini con la forza. Ma cosa significa considerare in maniera obbiettiva quanto riguarda l’alimentazione vegetale e l’alimentazione carnea?

Dunque signori, prendiamo in considerazione la pianta. La pianta giunge a sviluppare il suo seme, che è nascosto nella terra, in modo che esso formi foglie verdi e petali colorati. E paragonate ciò che raccogliete della pianta – sia che cogliete la spiga o l’intero cavolo da cucinare – paragonatelo dunque con la carne, con la massa muscolare di un animale. La sostanza è completamente differente, vero? Ma che legame c’è tra queste due sostanze?Sapete bene che ci sono animali che si comportano come vegetariani, essi non mangiano carne. E nemmeno i cavalli sono carnivori, essi non mangiano che vegetali. Ora, bisogna rendersi conto che l’animale non si accontenta di ingurgitare del nutrimento, ma si sbarazza anche in continuazione di ciò che si trova nel suo organismo. Voi sapete che, per esempio, gli uccelli mutano le penne; ogni anno le perdono e devono rimpiazzarle con delle nuove. Sapete che i cervi perdono ogni anno i loro palchi.

Voi stessi quando vi tagliate le unghie constatate poi che esse ricrescono. Ma ciò che in questi casi appare in modo visibile, accade continuamente in modo impercettibile! Noi eliminiamo continuamente la nostra pelle, l’ho già spiegato in altre occasioni e nel giro di sette, otto anni noi eliminiamo tutto il nostro corpo e lo rimpiazziamo con un corpo nuovo. Lo stesso succede con gli animali. Fermiamoci un momento a considerare una mucca o un bue: ebbene, se voi lo prendete qualche anno più tardi, la carne che lo costituisce è completamente cambiata.

C’è un po’ di differenza tra il bue e l’uomo; la rigenerazione è più rapida nel bue. La sua carne si è dunque rigenerata; ma da che cosa si origina questa carne? E’ questo che dobbiamo domandarci. All’origine ci sono solo materie vegetali. Il bue ha prodotto da sé la sua carne a partire da materie vegetali. Questa è la cosa più importante che dobbiamo rilevare: l’organismo animale è dunque in grado di trasformare i vegetali in carne. Ebbene, Signori, potete far cuocere un cavolo quanto volete, ma non riuscirete mai a trasformarlo in carne mettendolo in pentola o in casseruola, come non è possibile trasformare in carne la torta che abbiamo appena fatto. Non c’è una tecnica che permetta questa trasformazione. Ma tuttavia ciò che non si può ottenere con la tecnica, avviene nell’organismo animale. E’, molto semplicemente, la carne prodotta dal corpo dell’animale, ma le forze necessarie a quest’operazione devono prima essere presenti nell’organismo. Tra tutte le forze tecnologiche di cui disponiamo, non ci sono quelle in grado di trasformare i vegetali in carne. Non ne abbiamo. Anche il nostro corpo, come quello animale, possiede dunque le forze capaci di trasformare le sostanze vegetali, le materie vegetali in materia carnea. Consideriamo ora una pianta. Essa si trova ancora in un prato o in un campo e fino a questo momento le forze che hanno agito su di lei , hanno fatto spuntare le foglie verdi, le bacche etc.

Supponiamo ora che una mucca mangi questa pianta. Una mucca o un bue che mangi questa pianta, la trasformerà in carne. Ciò significa che il bue possiede in sé le forze che gli permettono di trasformare questa pianta in carne. Immaginiamoci ora che il bue venga voglia di dirsi: “Ne ho abbastanza di passeggiare e non far altro che mangiare erba! Un altro maiale può farlo per me ed io mi mangerò questo animale!” Dunque il bue si metterebbe a mangiare la carne e tuttavia egli stesso è in grado di fabbricarsi la carne! Tutte le forze che in lui potrebbero produrre la carne si troverebbero “disoccupate”. Prendiamo una fabbrica qualunque che dovrebbe produrre una cosa qualunque e supponiamo che non si produca niente, ma che si metta ugualmente in moto tutta la fabbrica – immaginate un po’ l’enorme spreco di forze che ci sarebbe! Si sprecherebbe una grande quantità di energia. Ora, Signori, la forza che viene sprecata nel corpo dell’animale non può dissiparsi all’esterno. Il bue trabocca di questa forza; in lui allora essa fa qualcos’altro che trasformare le materie vegetali in materie carnee. Essa agisce in maniera differente e produce in lui ogni sorta di rifiuti. Al posto di carne vengono fabbricate delle sostanze dannose. Il bue si riempirebbe dunque di tutte le tossine possibili se improvvisamente diventasse carnivoro.

In particolare si riempirebbe di acido urico e di urati. Ora gli urati hanno l’abitudine di avere un debole per il sistema nervoso e per il cervello. Se il bue mangiasse direttamente della carne, ne risulterebbe una secrezione di una quantità enorme di urati che si depositerebbero nel cervello e il bue diventerebbe folle. Se potessimo fare l’esperimento di nutrire tutta una mandria di buoi offrendo loro come cibo delle colombe, otterremmo una mandria di buoi completamente pazzi. E’ così che succederebbe. Malgrado la dolcezza delle colombe, i buoi diventerebbero folli.

Vedete dunque che questo fatto contraddice il materialismo, perché se i buoi non mangiassero che colombe, dovrebbero diventare dolci come colombe, se contasse solo l’azione della materia – ma se c’è una cosa che non farebbero, è proprio quella; essi al contrario diventerebbero degli essere terribilmente focosi e scatenati. Pensate solamente che i cavalli confermano già questo fatto: diventano focosi alla minima quantità di carne che gli si dà; si eccitano perché non sono abituati all’alimentazione carnea. Bene, Signori, tutto ciò non è senza riferimento all’uomo. La storia ci insegna una cosa molto interessante, e cioè che una buona parte della popolazione asiatica, è strettamente vegetariana. Quei popoli sono in effetti degli esseri dolci e poco bellicosi.

È solo a partire dal Medio Oriente, che si comincia a mangiare la carne ed è proprio là che cominciò il furore guerrafondaio.

Ciò si spiega col fatto che, quei popoli asiatici che non mangiano carne, usano le loro forze per trasformare le materie vegetali in materie carnee, forze che resterebbero inutilizzate, incoscienti. Ne risulta che questi popoli restano dolci, mentre gli altri non lo sono altrettanto. Orbene, bisogna sapere che quegli uomini non hanno potuto abbandonarsi che pian piano a queste riflessioni, che facciamo noi ora. Perché quando gli uomini cominciarono a mangiare la carne, non era possibile abbandonarsi alla riflessione come noi abbiamo appena fatto. Essi erano guidati dal sentimento e dall’istinto. Vedete, il leone mangia sempre la carne, non è vegetariano.

Il leone ha un intestino molto corto. E gli animali che sono erbivori hanno gli intestini molto lunghi. I loro intestini sono molto lunghi. Si trova lo stesso fenomeno nell’uomo. Un uomo discendente da una razza o da un popolo in cui tutti gli antenati mangiavano carne, ha già gli intestini più corti. I suoi intestini sono diventati troppo corte per un’alimentazione esclusivamente vegetariana. E’ allora necessario che l’uomo passi per tutto ciò che lo rende adatto a conservare, malgrado tutto la sua salute, se non mangia che vegetali.

Certo, oggigiorno è veramente possibile essere vegetariani. E ciò porta molti vantaggi. Più precisamente, mangiare solo vegetali e non carne è vantaggioso nella misura in cui ci si stanca meno velocemente dall’interno perché giustamente si evita la secrezione di urati e di acido urico. Ci si affatica meno velocemente e si conserva la testa più chiara, di conseguenza si pensa più facilmente, se mai si pensa. Per chi non può pensare, naturalmente non è vantaggioso avere la testa libera degli urati perché è indispensabile che tutto il complesso umano sia in accordo. In breve è possibile all’uomo diventare vegetariano se fa uno sforzo su se stesso. Allora egli usa delle forze che semplicemente restano inutilizzate dalla maggior parte degli uomini che oggigiorno mangiano carne.

(Estratto da -Salute e Malattia – conferenza di Rudolf Steiner del 13 gennaio 1923 (pg.329-333) Editions Anthroposophiques Romandes). Traduzione a cura di Mariolina Stefanoni. Presente anche su disinformazione.it

fonti:

https://www.disinformazione.it/mucchefolli.htm

http://nutrizioneconsapevole.altervista.org/fa-bene-mangiare-carne-bellissima-conferenza-di-rudolf-steiner-del-1923/

http://www.animacosmica.org/mangiare-la-carne-rudolf-steiner/

8 pensieri riguardo “Mangiare la carne – conferenza di Rudolf Steiner del 13 gennaio 1923”

  1. È un’idiozia falsa!
    Fantamedicina!
    Gli animali vegetariani hanno enzimi per trasformare e produrre tutti gli aminoacidi.
    L’essere umano, no!
    Noi dobbiamo introdurre proprio aminoacidi essenziali ed altre sostanze che esistono solo nel regno animale. Vale lo stesso per alcune sostanze prodotte solo dal mondo vegetale.
    Siamo Onnivori e chi è vegano è iponutrito e chi è vegetariano è ai limiti. E chi non mangia verdure e frutta fresca, è ai limiti!

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    1. io sono vegetariano da 4 anni, tendente al veganesimo.. raramente mangio uova e latticini, che fra l’altro non digerisco bene.. sono alto 185 e in questo periodo peso 78 kg, per la mia costituzione sono anche leggermente sovrappeso.. quindi certo non al limite ne iponutrito. negli anni prima del “cambiamento alimentare” mangiavo tantissima carne, tutti i giorni, ero in grado di svegliarmi e mangiare un piatto di trippa di maiale, english breakfast con bacon a volontà, salumi, bistecche e ogni tipo di carne. ne so poco di medicina quindi non mi esprimo, ma in questi anni sto imparando a conoscere il mio corpo e valutando sia la mia esperienza che quella di molti altri, posso senza dubbio affermare che una dieta vegetariana ha portato enormi vantaggi a livello sia fisico che mentale, per non parlare della coscienza… il mio senso di colpa si è molto alleggerito, poichè da tempo soffrivo, senza intervenire in alcun modo, il peso delle mie decisioni in campo alimentare .
      certo si puo’ essere vegetariani o vegani folli, e potarsi al limite della sopravvivenza..(e questo può succedere anche se mangi carne) ; ma in questo caso credo si parli di disordine alimentare, che non ha niente a che vedere col vegetarianesimo.
      non credo di essere un caso speciale, tutt’altro.. e se ancora c’è chi crede nello stereotipo del vegetariano come un uomo piccolo , pallido in volto, mingherlino e anemico , lo invito a venire a trovarmi. 🙂 Buona giornata ! 🙂

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    2. Mi dispiace doverti contraddire, prima di tutto sul fatto che i vegani sono iponutriti, perché non è affatto così, anzi. Secondo sul fatto degli amminoacidi (o aminoacidi): nei derivati animali (carne, uova, latticini) le proteine sono sì complete di tutti gli amminoacidi di cui ha bisogno il corpo umano per funzionare e stare bene, ma stai ignorando una cosa importante, ovvero che nei legumi e cereali (che sono i vegetali più ricchi di proteine) ci sono proteine incomplete ma che sono complementari tra loro. Mi spiego meglio: nei legumi troviamo le proteine con tutti gli amminoacidi tranne l’amminoacido “x” (lo chiamiamo così per semplicità e comodità); nei cereali troviamo le proteine con tutti gli amminoacidi tranne l’amminoacido “y”; quindi se noi in un pasto (non per forza in un piatto) combiniamo la giusta porzione di cereali e legumi, gli amminoacidi si completerebbero a vicenda, rendendo così le proteine assunte complete per l’organismo. Tutto questo è semplificato, per una spiegazione più completa ti rimando ad un link più avanti.
      Vorrei inoltre ricordare che la problematica delle carenze in fatto alimentare nei vegani e/o vegetariani sono legate nella maggioranza alle vitamine, e non alle proteine come pensano tutti; sono le vitamine ad essere fondamentali, a darti le forze e renderti “sveglio”. Anzi, è più pericoloso un eccesso di proteine che non un difetto, tant’è che le proteine necessarie solitamente si trovano nel 10% dell’alimentazione giornaliera, ovviamente parlando di un’alimentazione totalmente vegetale equilibrata; e ti dirò di più, Pitagora sosteneva che l’apporto di proteine ottimale fosse non più di 25 gr al giorno, contro ai 1 gr per ogni chilo del singolo individuo (una persona che pesa 50 Kg dovrebbe quindi secondo questo calcolo assumere 50 gr di proteine al giorno, già il doppio di quanto dicesse Pitagora).
      Diciamocelo, chi fa affermazioni come la tua le fa perché non si informa correttamente di quello di cui sta parlando innanzitutto, e perché queste informazioni scorrette a favore del consumo di derivati animali gli fanno comodo, così non deve cambiare niente della propria vita. Chi diventa vegano o vegetariano lo fa principalmente o unicamente per questioni etiche, la salute guadagnata è solo una piacevole aggiunta. Mettici anche la positività che ti dà mangiare solo vegetali, il non mangiare cadaveri (perché quelli sono, non è affatto un’esagerazione come tanti dicono) e corpi morti, pure quella ti fa stare meglio.
      Se l’uomo ha iniziato a mangiare carne in passato lo ha fatto solamente per sopravvivere, ora non abbiamo più bisogno di sopravvivere e di conseguenza non c’è più bisogno di mangiare carne.
      Se vuoi informarti sull’argomento ti mando ad una pagina molto interessante ed utile, che potrebbe farti aprire gli occhi 😉
      http://www.vegfacile.info/
      E qui trovi le informazioni sulle tue amate proteine e gli amminoacidi in esse contenuti
      http://www.piattoveg.info/nutrienti-dettaglio.html#proteine

      Buona giornata!

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  2. Io ammiro i vegetariani e i vegani perché per me non mangiare carne sarebbe un grande sacrificio non sono daccordo con Rudolf perché gli erbivori hanno un apparato digerente diverso dal nostro e alla fine comunque digeriscono batteri sviluppati dalla fermentazione degli alimenti e comunque non vi sono restrizioni per chi ha raggiunto il completo acrescimento a mangiare solo vegetali ricordiamoci però che sia i bambini e i cuccioli di tutti i mammiferi hanno bisogno di latte tutto il reste è molto legato alla fantasia di ciascuno di noi.

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    1. Esatto tutti i cuccioli (anche umani) hanno bisogno di latte! Ma perché un vitello beve solo quello di mucca? Perché il bambino umano dovrebbe bere solo quello di mamma umana… Non ci sono altri animali che bevono latte di altre specie, se non in casi rari e gravi di emergenza, allora possiamo anche osservare questo fenomeno.
      I bambini hanno bisogno del latte materno, ma non quello di mamma mucca! Oggigiorno i bambini vengono allattati per pochi mesi, mentre fisiologicamente l’allattamento completo sarebbe fino ai 2-3 anni…

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